Il nuovo Decreto Prezzi, destinato a diventare il riferimento per tutte le asseverazioni di lavori di efficientamento energetico, dopo essere stato firmato lunedì sera dal ministro Roberto Cingolani, è al vaglio della Corte dei Conti ed entrerà in vigore 30 giorni dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.

Resta quindi un mese di fase transitoria durante il quale, per chi sta avviando gli interventi, è opportuno valutare se riagganciarsi al precedente regolamento dei costi, presentando subito il dovuto titolo abilitativo.

Il testo si costituisce di 34 voci, con l’esclusione dei riferimenti alle colonnine di ricarica e gli impianti fotovoltaici. Si manifesta nei valori indicati un generale incremento pari al 20% per tutti gli interventi annoverati, con la sola eccezione dei cappotti termici nelle zone più fredde, per i quali è previsto un incremento del 30% rispetto agli importi del 2020. Solo per gli interventi non ricompresi nelle sue tabelle sarà possibile utilizzare gli altri prezzari, come il Dei o gli elenchi regionali.

I costi esposti in tabella si considerano al netto di Iva, prestazioni professionali, opere relative alla installazione e manodopera per la messa in opera dei beni, come fortemente richiesto da tutte le Associazioni di categoria e in modo particolare da Confartigianato.

In attesa dell’entrata in vigore, chi ha iniziato a pianificare i suoi interventi dovrà fare qualche calcolo. Il decreto, infatti, è destinato a diventare il riferimento per tutte le asseverazioni di lavori di efficientamento energetico. Solo per gli interventi non ricompresi nelle sue tabelle sarà possibile utilizzare gli altri prezzari, come il Dei o gli elenchi regionali.

Si sottolinea che questo decreto troverà applicazione per le asseverazioni legate al Superbonus e per quelle dei Bonus ordinari, nei casi in cui sia prevista dalla normativa vigente la verifica della congruità dei costi. Sono quindi esclusi tutti gli interventi di importo inferiore a 10.000 euro e quelli in edilizia libera, ai quali non si applicano le verifiche di congruità in caso di cessione o sconto in fattura.