A seguito dell’entrata in vigore del D.Lgs. 116/2020 è stato eliminato il concetto di assimilabilità dei rifiuti speciali agli urbani.

Relativamente ai rifiuti urbani, elencati nell’Allegato L-quater e prodotti dalle attività indicate nell’allegato L-quinquies del D.Lgs. 152/06, le utenze non domestiche possono scegliere se avvalersi del servizio pubblico o esclusivamente per il recupero di soggetti privati autorizzati.
Il D.L. Sostegni 41/2021, pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 70 del 22-3-2021, recante Misure urgenti in materia di sostegno alle imprese e agli operatori economici, di lavoro, salute e servizi territoriali, connesse all’emergenza da COVID-19 ha introdotto l’obbligo di comunicare la scelta al proprio comune o all’ente gestore del servizio integrato di gestione dei rifiuti urbani entro il 31 maggio di ogni anno, nonostante questo vincolo temporale non sia previsto nel D.Lgs. 116/2020 e nel D.Lgs. 152/06.

Confartigianato ha presentato una proposta di emendamento per richiedere l’eliminazione di tale obbligo in fase di conversione in legge del D.L. Sostegni, ad oggi ancora in corso (termine previsto entro 60 giorni dalla pubblicazione, ovvero entro il 22 maggio).
Tuttavia vista la scadenza ravvicinata e la mancanza di certezza riguardo all’eliminazione di tale obbligo dalla legge di conversione del D.L., è stato predisposto un modello di fac-simile per adempiere all’obbligo di comunicazione entro il 31 Maggio 2021.

Si consiglia a tutte le imprese di verificare se vengono conferiti i propri rifiuti urbani a privati.
In tal caso tutte le imprese intenzionate ad usufruire per il recupero dei propri rifiuti urbani di soggetti privati autorizzati dovranno scaricare e compilare il modulo in allegato (riservato ai soci) ed inviarlo a mezzo PEC al proprio comune e all’ente gestore del servizio pubblico di raccolta rifiuti entro il 31 maggio 2021.

Si precisa che la mancata comunicazione non prevede alcuna sanzione.

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