Agosto 2021
Avviso: prorogata l’introduzione al 1° gennaio 2023
Il governo britannico ha annunciato che le aziende avranno ancora un anno per l’applicare il nuovo marchio di conformità UKCA alla maggior parte dei prodotti immessi sul mercato in Inghilterra, Scozia e Galles.

Luglio 2021
Il tempo stringe e le aziende britanniche, esattamente come quelle europee, avvertono crescenti difficoltà nell’affrontare la fase di passaggio dal marchio “CE” dell’UE, che certifica la sicurezza di tutti i tipi di prodotti industriali per il mercato dell’UE, al nuovo marchio del Regno Unito “UKCA”.

Al momento si tratta essenzialmente di un processo duplicato perché gli standard del Regno Unito seguono gli standard dell’UE nella grande maggioranza dei casi.

Per un certo numero di industrie del Regno Unito, che utilizzano prodotti in cui la sicurezza è rilevante (ad esempio ascensori, automobili, dispositivi medici), il passaggio ai marchi UKCA è un problema enorme e, secondo gli addetti al settore, inutile per una serie di motivi:

  • I marchi UKCA devono essere rilasciati attraverso test effettuati in Regno Unito o attraverso i noti “Approved Bodies” di cui non vi è un numero sufficiente a gestire e valutare le domande, pur ricalcando esse essenzialmente le approvazioni CE.
  • Le aziende UE che immettono merci sul mercato del Regno Unito hanno bisogno di un marchio UKCA, il che significa che le aziende del Regno Unito devono convincere i propri fornitori in UE a sbrigare le relative pratiche burocratiche. Per alcuni prodotti ne varrà la pena per la dimensione del mercato britannico; per altri no. Ciò potrebbe avere un impatto sulle catene di approvvigionamento del Regno Unito.
  • Dopo il 1° gennaio, le aziende del Regno Unito che immettono prodotti dell’UE sul mercato GB (che ora recheranno un marchio UKCA) devono assumersi la responsabilità legale per tali prodotti e viceversa per le aziende dell’UE che immettono prodotti GB sul mercato dell’UE. Quindi le aziende su entrambi i lati della Manica devono ora anche valutare questioni legali e stipulare accordi con i fornitori dell’UE su cosa succede se un prodotto dell’altra giurisdizione è soggetto a un’azione legale.

Questo è lo scenario attuale a legislazioni equivalenti. Cosa succederebbe se intervenissero elementi di distorsione? In caso ciò accadesse, le industrie in UK ed in EU dovranno confrontarsi con due diversi impianti normativi e conseguentemente affrontare il costo di due regimi di test separati, il che potrebbe portare a decisioni difficili sulla disponibilità di alcuni prodotti per il mercato del Regno Unito.

Tutto ciò spiega perché c’è una richiesta crescente al governo di protrarre la scadenza del 1° gennaio 2022.

Il governo lo ha già fatto per un piccolo gruppo di prodotti, come attrezzature marittime e dispositivi medici, concedendo a quelle aziende fino alla fine di giugno 2023 per conformarsi, il che crea un precedente che altre industrie ora vogliono che venga seguito.

La Brexit non sta rendendo i prodotti del Regno Unito più sicuri (sono gli stessi storici standard UE), ma è molto probabile che li renda più costosi e meno competitivi nel complesso.

(Fonti ICE Financial Times)