Lecco, 30 maggio 2023 –  Via libera all’unanimità dei soci al rendiconto economico finanziario 2022 di Confartigianato Imprese Lecco.

Si è tenuta ieri sera, lunedì 29 maggio, nell’Auditorium Casa dell’Economia a Lecco l’82^Assemblea dei Delegati, uno dei momenti più importanti di partecipazione alla vita associativa di Confartigianato Imprese Lecco. I soci che compongono l’Assemblea sono infatti chiamati annualmente a votare l’approvazione del bilancio illustrato dal direttore operativo area servizi, Michele Ticozzi e dal Collegio dei Revisore dei Conti, nella persona dell’imprenditrice Paola Longhi.

Quest’anno Confartigianato Imprese Lecco ha deciso di aprire al pubblico la seconda parte dell’assise invitando imprenditori, pubbliche amministrazioni, associazioni datoriali e cittadini a partecipare alla tavola rotonda “Una nuova energia per il territorio: le Comunità Energetiche Rinnovabili – I vantaggi per PMI, Pubbliche Amministrazioni e cittadini”. Relatori, insieme al presidente Riva – nella duplice veste di presidente del consorzio energetico CEnPI, Paolo Arrigoni, presidente GSE e Giacomo Cantarella, business development manager EPQ Srl.

La relazione del presidente Riva

La parte privata dell’Assemblea si è aperta con la relazione annuale del presidente Daniele Riva.

Prima di iniziare, il presidente ha voluto dedicare un ricordo all’ex segretario generale Cesare Fumagalli, scomparso lo scorso 16 aprile, a cui nelle prossime settimane Confartigianato dedicherà uno spazio all’interno della sede di via Galilei, oltre che un pensiero agli imprenditori dell’Emilia Romagna colpiti dall’alluvione degli scorsi giorni.

Entrando nel cuore della sua relazione, Riva ha sottolineato come il 2022 sia stato un anno ancora di chiaro-scuro per le imprese artigiane: “Viviamo un momento in cui la cautela è ancora d’obbligo – ha spiegato –  Da una parte il desiderio di sviluppo e crescita delle nostre MPI, d’altro lato il rovescio della medaglia riguarda i costi che costituiscono ancora un freno pesante agli investimenti e alla produzione: materie prime, lavoro ed energia. Ma a preoccupare più di tutto è la mancanza di profili professionali da inserire nelle PMI del territorio:  Lecco è seconda in Lombardia per difficoltà di reperimento di personale con il 53,7% di figure “introvabili”. Di fronte a questi dati allarmanti, il tema della formazione e dell’ingresso in azienda di nuove figure deve trovare posto con urgenza nell’agenda politica: la tematica del personale deve essere affrontata come le altri grandi emergenze che stanno caratterizzando la nostra economia se non si vuole disperdere a breve l’intero patrimonio del nostro tessuto produttivo”.

Passando in rassegna i numeri dei servizi 2022, commentati nel dettaglio dal segretario generale Matilde Petracca, alla sua prima assemblea in questa nuova veste, Riva ha posto l’accento sul balzo in avanti del numero di nuovi soci acquisiti grazie a una rinnovata strategia di marketing e sull’ottimo risultato dell’Ufficio Bandi e Progetti speciali, che ha gestito 1 milione di euro in più rispetto al 2021 sfiorando nel complesso 4 milioni di euro di contributi. Bene anche i risultati dello Sportello Energia alle prese con i vari crediti d’imposta rilasciati via via dal Governo;  segni più anche per i servizi che costituiscono lo “zoccolo duro” di Confartigianato: fiscale e servizio paghe, credito, patronato e Caaf.

Riva ha poi concluso la prima parte ringraziando i colleghi del Comitato di Presidenza presenti in sala e tutta la squadra di Confartigianato Imprese Lecco, a partire da chi l’ha capitanata negli ultimi 10 anni, il segretario generale uscente Vittorio Tonini, prossimo al pensionamento.

Tavola rotonda dedicata alle Comunità Energetiche Rinnovabili

La seconda parte dell’Assembla annuale dei Delegati ha visto al centro del dibattito moderato da Vittorio Tonini, un tema di stretta attualità, quello delle CER – Comunità Energetiche Rinnovabili.  A sottolineare il tema energetico, le installazioni realizzate dall’impresa associata Luxelt.

“In tema di energia – ha spiegato poi Riva – c’è una nuova partita da giocare: le Comunità Energetiche Rinnovabili. Che vantaggio può portare a cittadini, pubbliche amministrazioni e  – ovviamente – alle imprese l’affidarsi a Confartigianato e soprattutto al suo Consorzio? Prima di tutto voglio sottolineare la competenza e l’affidabilità di CEnPI, con 20 anni di storia alle spalle, 60 Confartigianato aderenti con 120 addetti specializzati e 54.00 utenze. Le CER sono la nostra prossima sfida, per la quale stiamo già formando i nostri operatori su tutto il territorio per accompagnare imprese e cittadini in questo percorso che vedrà il suo sviluppo nei prossimi 20 anni. Le CER sono un’opportunità di risparmio per la comunità di cui sia come Confartigianato che come CEnPI siamo parte attiva”.

“ Le CER – ha illustrato Arrigoni – permettono di risparmiare energia e ridurre i costi delle bollette, diffondono la cultura delle sostenibilità, favoriscono la vocazione economica del territorio facendo sistema tra i vari attori. Si tratta di una vera e propria svolta culturale che deve partire dal basso, con un ruolo di primo piano dei Comuni, per affrontare le sfide della sostenibilità, della decarbonizzare e contrastare i cambiamenti climatici. Il GSE, oltre alla gestione dei meccanismi di incentivazione degli impianti a fonti rinnovabili, degli interventi di efficientamento energetico e di sviluppo della mobilità sostenibile, è diventato anche soggetto attuatore delegato di diverse misure introdotte dal PNRR, quali lo sviluppo delle Comunità Energetiche Rinnovabili con una linea di investimento di 2,2 miliardi destinati ai Comuni sotto i 5mila abitanti. Ad oggi in Italia sono 55 le esperienze di autoconsumo collettivo: 17 comunità energetiche e 38 gruppi di autoconsumo. Il dato è destinato a aumentare con le evoluzioni normative e il supporto GSE”.

“Le CER danno la possibilità di condividere energia installando ad esempio impianti fotovoltaici su tetti di imprese, case e edifici pubblici e di condividere le eccedenze di produzione con i soggetti coinvolti sul territorio – ha specificato Cantarella –  produrre più energia del consumato, valorizzando al contempo il patrimonio immobiliare. Siamo in un momento in cui l’evoluzione regolatoria normativa non è ancora completa, manca il Decreto attuativo che sarà pubblicato nelle prossime settimane. E’ quindi ora il momento giusto per imprese, pubbliche amministrazioni e cittadini di aprire una riflessione sull’ argomento andando verso una progettualità territoriale”.

Hanno concluso l’appuntamento con i loro interventi dedicati ad esperimenti che stanno nascendo sul territorio, di fronte a una platea di oltre 150 partecipanti,  il sindaco di Lecco, Mauro Gattinoni, il sottosegretario di Regione Lombardia Mauro Piazza e il presidente della Camera di Commercio Como-Lecco, Marco Galimberti.