Decreto Ristori (D.L. N. 137 DEL 28/10/2020) – Novità fiscali
Nuovo Contributo a Fondo Perduto
Nell’ambito del c.d. “Decreto Ristori” è previsto il riconoscimento di un contributo a fondo perduto a favore dei soggetti esercenti specifiche attività rientranti nei settori economici che sono stati oggetto delle limitazioni previste dal nuovo DPCM emanato per il contenimento dell’emergenza COVID-19.
Tra di esse segnaliamo le gelaterie e pasticcerie e le attività di trasporto taxi e noleggio con conducente (per l’elenco completo delle attività si veda la tabella pubblicata sul sito)
Il contributo spetta, in generale, in presenza di una riduzione di almeno 1/3 del fatturato / corrispettivi del mese di aprile 2020 rispetto al mese di aprile 2019 ed è erogato dall’Agenzia delle Entrate:
- automaticamente a favore di coloro che hanno già beneficiato del contributo a fondo perduto previsto dal c.d. “Decreto Rilancio”;
- a fronte di una specifica domanda a favore di coloro che non hanno presentato la richiesta per il predetto contributo. Tale possibilità riguarda, tra l’altro, i soggetti con ricavi / compensi 2019 superiori a € 5 milioni, in precedenza esclusi e ora ammessi al beneficio
Estensione del credito d’imposta sugli affitti ai mesi di ottobre, novembre e dicembre
L’art. 8 del DL Ristori prevede l’estensione del credito d’imposta sui canoni di locazione di immobili ad uso non abitativo e di affitto d’azienda, di cui all’art. 28 del DL 34/2020:
– per le sole imprese operanti nei settori riportati nella tabella di cui all’Allegato 1 al DL “ristori;
– con riferimento a ciascuno dei mesi di ottobre, novembre e dicembre 2020.
Restano operanti, per quanto compatibili, le norme del DL 34/2020 (Decreto Rilancio), sicché, per l’accesso al credito d’imposta è comunque richiesta la condizione del calo del fatturato del 50% in ciascuno dei mesi di ottobre/novembre/dicembre. Il credito d’imposta è pari al 60% dei canoni dovuti e pagati nei predetti mesi.
Cancellazione seconda rata IMU
Non è dovuta la seconda rata IMU 2020, con riferimento agli immobili in cui sono esercitate le attività nei settori economici oggetto delle limitazioni previste dal DPCM 24.10.2020 emanato per il contenimento dell’emergenza COVID-19.
L’abolizione della seconda rata IMU opera a condizione che i relativi proprietari siano anche gestori delle attività ivi esercitate