INSIEME PER REDIGERE UN BUSINESS PLAN SENZA PROBLEMI

Confartigianato Imprese Lecco mette a disposizione dei propri professionisti con competenze specifiche in campo economico ed aziendale tali da poter redigere il vostro Business Plan. Vi accompagneranno dall’analisi dell’azienda o dell’idea imprenditoriale sino alla formalizzazione del business plan sia per quanto riguarda la parte numerica che la parte descrittiva.

Perché è importante formalizzare un business plan?

Innanzitutto non esiste una dimensione aziendale minima per formalizzare un business plan, tutti gli imprenditori avranno dei vantaggi nei rapporti con le banche relazionate se presenteranno alle stesse le previsioni di sviluppo della propria azienda.

Molte volte viene fatto a parole, ma senza dare dei dati o una descrizione ordinata e precisa di quelle che sono le prospettive dell’azienda. Mettere tutto ciò per iscritto; dando delle informazioni sia descrittive che numeriche sulle previsioni future dell’azienda, darà la possibilità, a chi deve decidere se concedere dei finanziamenti, d’avere una conoscenza adeguata di quella che è la realtà aziendale.

Le banche considerano i bilanci, situazioni contabili e/o dichiarazioni dei redditi, la fotografia di quello che è il passato, ma per decidere se finanziare ancora l’azienda o, a maggior ragione, se concedere delle nuove linee di credito, hanno bisogno di sapere quali sono le prospettive dell’impresa per gli anni futuri.

Quanto previsto in un business plan non si realizzerà in toto, ma è la bussola per navigare, strada facendo si potrà correggere la rotta e, al limite, cambiare direzione per superare dei mari in tempesta.

Le banche si sentiranno più sicure se l’imprenditore dimostrerà con i dati d’avere le idee chiare (strategia aziendale) e di essere capace di portare in porto la propria nave (raggiungere gli obiettivi). Il principio è che più elementi si danno a chi deve decidere se concedere dei finanziamenti, che non sempre è “l’amico che lavora in banca” e più possibilità si avrà d’avere una risposta positiva.

In alcuni casi le banche dicono di no perché non gli sono stati forniti i dati per decidere e quindi non hanno la possibilità di valutare il rischio di credito. Diversamente, messa la banca nella condizione di valutare correttamente l’azienda e presentare un piano economico finanziario va in questa direzione, anche se il rischio è elevato, i finanziamenti vengono concessi.

Cos’è un business plan?

Il business plan è un piano economico finanziario che sintetizza i contenuti e le caratteristiche dell’evoluzione aziendale e/o di un progetto imprenditoriale (business idea).

Il business plan si compone di due parti: la parte iniziale, descrittiva (qualitativa), e quella successiva, che contiene i dati economico-finanziari (quantitativa).

La parte descrittiva è indispensabile per introdurre i dati che verranno esposti nella seconda parte del piano, oltre alla presentazione dell’impresa o del progetto e alla trasmissione della visione imprenditoriale sottostante, si compone delle analisi necessarie per una corretta comprensione del mercato, della concorrenza, del prodotto/servizio offerto e del piano strategico e operativo.

La parte economico-finanziaria copre le aree di investimento e di bilancio. Il fine è quello di fornire uno strumento che possa fornire una valutazione dell’azienda e/o del progetto e che siano al contempo gli strumenti per una presentazione professionale e accurata dello studio.

Il business plan rappresenta il documento fondamentale che viene esaminato dai finanziatori, necessario per accedere ai finanziamenti pubblici agevolati e al credito bancario. Una volta avviata l’impresa, il business plan diviene la guida per la gestione corrente.

A cosa serve?

Viene utilizzato per la pianificazione, la gestione aziendale e la comunicazione, in particolare verso potenziali finanziatori o investitori.

La nascita di una nuova attività imprenditoriale (e di qualsiasi progetto aziendale) deve essere sostenuta da uno studio o un’analisi di fattibilità in grado di fornire una serie di dati di natura economico-aziendale, sui quali tracciare linee guida per lo sviluppo dell’attività.

Per esempio, dato che l’impresa opera in un sistema di vincoli e opportunità, è indispensabile prima di avviarla conoscere i concorrenti e l’area strategica d’affari a cui ci si intende rivolgere.

Lo studio di fattibilità si concretizza nella redazione di un documento: il business plan.

E’ uno strumento utile per valutare in modo consapevole i punti di forza e di debolezza dell’azienda e del progetto imprenditoriale. Non deve però essere considerato uno strumento assoluto, ma uno strumento dinamico, adattabile ai cambiamenti che avvengono all’interno o all’esterno dell’impresa.

I business plan possono anche diventare rapidamente obsoleti, ma hanno un altissimo valore se sviluppati e usati correttamente. In pratica è una sorta di vademecum dell’azienda o della business idea, e deve essere verificato costantemente da ogni imprenditore; deve essere modificato ed aggiornato perché è una previsione basata su dati statistici o stimati, e questi dati sono talvolta difficili da reperire, ma più si conosce la propria azienda e area di business e più realistico sarà il business plan, quindi può essere anche uno strumento utile per conoscere meglio il mercato e l’attività svolta, così da poter porre dei rimedi in caso vi siano delle criticità.