Nell’articolo vengono illustrate le regole per la deducibilità dei contributi previdenziali per lavoratori domestici e la detrazione prevista per le persone non autosufficienti.

I contributi previdenziali ed assistenziali versati dai datori di lavoro per addetti ai servizi domestici o di assistenza personale e famigliare come colf, autisti, come baby-sitter, badanti, autisti, sono deducibili (non detraibili) nella dichiarazione dei redditi, al netto della quota contributiva a carico del collaboratore domestico.

Chiariamo a tal fine i concetti di deducibilità e detraibilità:

– le spese deducibili vengono sottratte dal reddito lordo prima di calcolare le tasse;

– le spese detraibili si sottraggono dall’imposta (solitamente non si detrae il 100% delle spese sostenute, ma una percentuale del 19% per le principali tipologie).

In sede di dichiarazione, vengono prima portate in diminuzione dal reddito le spese deducibili e successivamente la percentuale prevista per le spese detraibili dall’imposta.

I contributi per lavoro domestico relativi alla parte a carico del datore di lavoro sono deducibili per cassa fino ad un importo massimo di euro 1.549,37 annui; è necessario a tal fine essere in possesso delle ricevute di pagamento.

Autorizzato alla deduzione dei contributi previdenziali e assistenziali è unicamente il datore di lavoro, anche qualora il pagamento venga effettuato da terzi.

DETRAZIONE SPESA RETRIBUZIONE BADANTI PERSONE NON AUTOSUFFICIENTI

Il datore di lavoro può detrarre dall’imposta lorda il 19% delle spese sostenute per gli addetti all’assistenza di persone non autosufficienti sino ad un importo massimo di 2.100 euro l’anno. La detrazione spetta al soggetto non autosufficiente o ai familiari che affrontano la spesa.

Si può usufruire della detrazione se il reddito complessivo è inferiore a 40.000 euro.

Sono necessari il certificato medico che attesti la condizione di non autosufficienza e le ricevute delle retribuzioni erogate, firmate dall’assistente familiare.

AUMENTO LIMITE DEDUCIBILITÀ NEL DECRETO LAVORO 2023

Nella conversione in legge del decreto Lavoro attualmente all’esame delle Commissioni parlamentari sono stati proposti emendamenti per portare per il prossimo anno a 3000 euro il limite di deducibilità dei contributi previdenziali. Si attendono conferme.