Decreto crisi Ucraina: agevolazioni energetiche

Con il decreto legge 21/2022 (decreto crisi Ucraina) il Governo introduce delle agevolazioni sui consumi di energia elettrica e gas per le aziende non destinatarie delle precedenti agevolazioni previste dal decreto Energia.

ENERGIA ELETTRICA

Con il decreto legge 21/2022 (decreto crisi Ucraina), al fine di ridurre gli effetti degli aumenti dei prezzi nel settore energetico a favore delle imprese non “energivore” dotate di contatori di energia elettrica di potenza disponibile pari o superiore a 16,5 kW è riconosciuto un beneficio, sotto forma di credito d’imposta, pari al 12% delle spese sostenute per la componente energetica acquistata ed effettivamente utilizzata nel secondo trimestre 2022.

I soggetti beneficiari sono le imprese:

  • diverse da quelle “energivore” di cui al Decreto MISE 21.12.2017 (per le quali è prevista una specifica agevolazione riconosciuta dal DL 17/2022, c.d. “Decreto Energia;
  • dotate di contatori con potenza disponibile pari o superiore a 16,5 kW;
  • i cui costi per kW/h della componente energia elettrica, calcolati sulla base della media del primo trimestre 2022 al netto delle imposte e degli eventuali sussidi, hanno subìto un incremento del costo per kWh superiore al 30% rispetto a quello relativo al primo trimestre 2019.

GAS NATURALE (METANO)

Al fine di ridurre gli effetti degli aumenti dei prezzi nel settore del gas naturale, alle imprese che consumano gas naturale per usi energetici diversi dagli usi termoelettrici è riconosciuto un beneficio, sotto forma di credito d’imposta, pari al 20% delle spese sostenute per l’acquisto del gas naturale consumato nel secondo trimestre 2022.

Per poter beneficiare del bonus è necessario che il prezzo del gas naturale, calcolato come media, riferita al primo trimestre 2022, dei prezzi di riferimento del Mercato Infragiornaliero (MI-GAS) pubblicati dal Gestore del Mercati Energetici (GME), abbia subìto un incremento superiore al 30% del corrispondente prezzo medio del primo trimestre 2019.

Possono accedere al bonus in esame le imprese diverse da quelle “a forte consumo di gas naturale” di cui all’art. 5, DL n. 17/2022 (per le quali è prevista una specifica agevolazione riconosciuta dal DL n. 17/2022, c.d. “Decreto Energia”).

Entrambe le agevolazioni sopra indicate sono:

  • utilizzabili esclusivamente in compensazione, tramite il F24, entro il 31.12.2022;
  • non sono tassate ai fini IRPEF / IRES / IRAP;
  • sono cumulabili con altre agevolazioni che abbiano ad oggetto i medesimi costi, a condizione che tale cumulo, tenuto conto anche della non concorrenza alla formazione del reddito / base imponibile IRAP, non porti al superamento del costo.

I crediti d’imposta in esame sono cedibili ad altri soggetti, compresi gli istituti di credito / altri intermediari finanziari, previa richiesta del visto di conformità.

Non è possibile effettuare cessioni parziali.

ATTENZIONE

I nostri uffici (energia e fiscale) saranno a disposizione per richiedere i crediti d’imposta, ma sarà necessario ATTENDERE che vengano diramate le circolari operative per procedere con i conteggi e le richieste. Visto che i crediti d’imposta fanno riferimento alla spesa effettivamente sostenuta del 2° trimestre, si presume che bisognerà attendere la fine del mese di luglio, quando arriveranno le fatture relative ai consumi di giugno,  per procedere con le richieste.

RATEIZZAZIONE BOLLETTE FORNITURE ENERGETICHE

Dopo avere introdotto una simile agevolazione per utenze domestiche con la legge di Bilancio 2022, è inoltre prevista la possibilità per le imprese di rateizzare fino a 24 rate mensili le fatture relative ai consumi energetici (energia elettrica/gas naturale) dei mesi di maggio e giugno 2022. La richiesta andrà presentata direttamente al fornitore. Anche in questo caso sarà necessario attendere le circolari operative.

Per maggiori chiarimenti:

Confartigianato Imprese Lecco 0341/250200

Ufficio Energia: energia@artigiani.lecco.it

Ufficio Fiscale: fiscale@artigiani.lecco.it

Per il testo completo del decreto clicca qui decreto crisi Ucraina