Dopo il picco straordinario raggiunto in Marzo, nel mese Aprile i prezzi all’ingrosso di energia e gas hanno visto una discesa del 20% circa, portandosi a livelli più vicini a quelli di inizio anno. Anche nella prima metà del mese di maggio si sta confermando la discesa.

Per il prossimo futuro il quadro generale risulta ancora fortemente condizionato dagli sviluppi della crisi russo-ucraina e le quotazioni “forward” purtroppo non lasciano intravedere significative diminuzioni dei prezzi futuri. E’ pur vero che in questo momento, ancor più che in altri, lo sviluppo delle vicende geopolitiche sarà determinante per definire l’effettivo scenario.

In questo contesto, in cui tutti subiamo pesanti aumenti dei costi energetici, il Governo, nel comunicato del 2 maggio, ha annunciato alcune misure volte a contenere parzialmente l’impatto per le imprese e le famiglie:

  • estensione al terzo trimestre 2022 del bonus sociale energia elettrica e gas;
  • aumento dal 20 al 25% del credito di imposta riconosciuto alle imprese (sia “gasivore” che non) per l’acquisto di gas naturale nel secondo trimestre 2022;
  • aumento dal 12 al 15% del credito d’imposta riconosciuto alle imprese dotate di contatori di potenza disponibile pari a superiore a 16,5 kW, diverse da quelle a “energivore”, per l’acquisto di energia elettrica nel secondo trimestre 2022;
  • la possibilità – per le imprese “gasivore” – di usufruire di un credito di imposta del 10% per l’acquisto di gas naturale anche nel primo trimestre 2022;

Nulla cambia, invece, per le imprese “energivore” a cui è riconosciuto un credito di imposta del 25% per l’acquisto di energia elettrica nel secondo trimestre 2022.

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