La Commissione Europea ha aggiornato il regolamento “De Minimis” per il periodo 2024-2030, alzando da 200.000 a 300.000 € la soglia massima del plafond di aiuti “de minimis” per impresa unica.

L’aggiornamento (regolamento UE 2023/2831 del 13.12.2023), che entrerà in vigore con il 1° gennaio 2024, tiene conto dell’inflazione che sta caratterizzando le economie europee e non pare stravolgere la struttura del precedente regolamento. Restano quindi invariate le regole per cui: 
– il regime si applica sia a PMI che a grandi imprese;
– il plafond  va calcolato sul triennio di riferimento (anno solare riferito alla concessione e 2 anni precedenti)
– fa fede la data di concessione dell’aiuto e non di erogazione
– occorre considerare il perimetro di “impresa unica” (quindi sommare gli aiuti ricevuti anche da eventuali imprese collegate/associate entro i confini nazionali dei singoli Stati membri)

Oltre all’aumento del plafond, vengono introdotte altre due novità. La prima è l’obbligo per gli Stati membri di registrare gli aiuti in un registro centrale istituito a livello nazionale o comunitario a partire dal 1° gennaio 2026  riducendo così gli obblighi di rendicontazione per le imprese, ma in Italia esiste già il Registro Nazionale degli Aiuti.

La seconda riguarda l’introduzione del cosiddetto “safe harbour” per gli intermediari finanziari, finalizzato ad agevolare ulteriormente gli aiuti sotto forma di prestiti e garanzie, volto a minimizzare l’impatto delle agevolazioni erogate attraverso intermediari finanziari (es. garanzia), sui beneficiari finali. Le norme introdotte in questo ambito si prestano però al momento ad alcune difficoltà di interpretazione e necessitano di chiarimenti.

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