Lo scorso trimestre la bolletta elettrica è aumentata del 20%, il prossimo trimestre secondo le dichiarazioni del ministro Cingolani, aumenterà del 40%. Ma non per i clienti CEnPI, che già da GENNAIO pagano prezzi più convenienti di quelli di borsa.

grafico energia elettrica 2021

Elaborazione CEnPI: prezzo medio energia al netto delle perdite sul profilo medio del Consorzio. Previsioni sul prezzo borsa elaborate dai prodotti futures scambiati sul mercato.

Ma perché Cingolani parla di aumenti così elevati?

Una parte degli incrementi di prezzo dell’energia è sicuramente dovuto alla crescita delle quotazioni della CO2, cioè quell’onere che nell’ambito dell’unione europea serve a finanziarie le politiche “green”, ma questo incremento, da solo, non giustifica le attuali quotazioni della corrente.

Le motivazioni di questa impennata dei prezzi risiede in diversi fattori tra i quali forse il più determinante è la ripresa generale dell’economia mondiale con i prezzi delle materie prime sostenuti dalla domanda dei mercati asiatici. Infatti il prezzo del Gas metano – con cui in Italia viene prodotta la gran parte dell’energia elettrica – è triplicato passando da circa 20 €/MWh di gennaio agli oltre 60 €/MWh di settembre.

Come è facile immaginare gli aumenti si registrano in tutta Europa, ma nel nostro paese le bollette sono ancora più aggravate dagli oneri di sistema, motivo per cui lo stesso ministro Franco starebbe lavorando a quello che Confartigianato chiede da tempo: diminuire gli oneri di sistema per le PMI.

grafico gas 2021

Elaborazione CEnPI: prezzo di borsa GAS: MGP-GAS fonte (GME, Gestore Mercati Energetici). Previsioni sul prezzo di borsa elaborate dai prodotti futures scambiati sul mercato.

In un momento di forte impennata delle quotazioni, e forse di speculazione, l’importante è mantenere la lucidità e non farsi prendere dal panico, ma affidarsi a chi può gestire al meglio il rischio prezzi

Per la quasi totalità dei clienti CEnPI, avendo il prezzo della materia prima bloccato per tutto il 2021, in questo anno si è assistito ad una doppia riduzione del costo dell’energia. Prima con i decreti Sostegni e Sostegni bis, per i mesi da aprile a luglio, è stata azzerata la quota potenza per tutti i contatori in bassa tensione. Poi da luglio sono stati ridotti, per tutti i contatori, gli oneri di sistema del 40% circa. Per una classica minuteria metallica il primo intervento si è tradotto in un risparmio mensile di circa € 500 su una bolletta di circa € 3.000. Mentre il secondo intervento sempre sulla stessa bolletta si è tradotto in una riduzione di costi di circa € 600.

Situazione più difficile per il 2022 in quanto, visti i rialzi senza sosta delle quotazioni di mercato, non è stato possibile anticipare gli acquisti della materia prima. Il Consorzio sta monitorando il mercato per contenere il più possibile i costi per le aziende, tenendo presente che a guidare gli andamenti sono molto spesso dinamiche complesse e globali.

 

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