Lecco, 21 maggio 2021 – Nel cronoprogramma delle riaperture varato dal Governo, dal prossimo 15 giugno saranno possibili, anche al chiuso, le feste e i ricevimenti successivi a cerimonie civili o religiose, tramite uso della “certificazione verde”.
Il settore del wedding ha subito pesanti effetti della crisi Covid-19 a causa dei provvedimenti introdotti per il contenimento del virus. Inoltre le imprese operanti in questo segmento sono state ulteriormente penalizzate – seppur con intensità differenti – dal crollo di eventi, congressi, fiere e delle attività culturali e di attrazione turistica.
Nel 2020 in Lombardia sono stati celebrati 14.737 matrimoni, numero quasi dimezzato (-44%), rispetto ai 26 mila dell’anno pre pandemia (2019), accelerando il trend di decrescita degli ultimi anni.
Il comparto delle cerimonie e wedding comprende imprese che operano in differenti ambiti di attività: organizzazione, location, catering e intrattenimento; partecipazioni, fotografi e videomaker; capelli, abiti, fedi e accessori e fiori; bomboniere, lista nozze e viaggi di nozze. All’interno di questi 5 ambiti si individuano 30 settori economici di cui alcuni sono fortemente specializzati, con una più accentuata dipendenza dall’andamento di queste cerimonie ed eventi: agenzie matrimoniali e che organizzano feste e cerimonie, wedding planner, musicisti, cantanti e disc-jockey, imprese che realizzano bomboniere e fotografi.
Da un’analisi predisposta in collaborazione con l’Osservatorio MPI di Confartigianato Lombardia, in provincia di Lecco si contano 2.206 imprese, pari al 8,6% dell’intero sistema imprenditoriale. Circa la metà (48,9%) del settore (1.079 unità) sono imprese artigiane, per un totale di oltre 7.400 addetti.
Tra i settori in esame, le imprese artigiane sono attive nei settori: organizzazione feste, cerimonie e wedding planner; noleggio con operatore di strutture e attrezzature per manifestazioni e spettacoli; trasporto mediante noleggio di attrezzature da rimessa con conducente; produzione pasticceria fresca; ristorazione con somministrazione/ ristorazione connessa alle aziende agricole; gelaterie e pasticcerie; stampa; legatoria; disegnatori grafici; fotografi; parrucchieri ed estetiste; confezione di abbigliamento, accessori e intimo; stilisti; oreficerie e gioiellerie; fabbricazione di cesti floreali, bouquet, candele.
Sulla base delle nostre rilevazioni molti dei settori rientranti nella perimetrazione del settore del wedding figurano tra quelli che nel 2020, rispetto all’anno pre-crisi (2019), hanno registrato cali di fatturato delle MPI superiori a quello medio del -25,5%: Trasporto persone (-73,8%), Pasticcerie (-36,7%), Moda (tessile, abbigliamento, calzature, occhiali e gioielleria) (-35,9%), Comunicazione: grafici e fotografi (-33,7%) e Area benessere (acconciatori ed estetica) (-33,6%).
“Dal lungo elenco di attività che ruotano attorno al settore delle cerimonie e in particolare dei matrimoni – commenta Daniele Riva, presidente Confartigianato Imprese Lecco – si capisce quanto sia importante il peso economico del comparto sull’economia del territorio. Le attività in questione sono in gran parte artigiane e nello svolgimento del loro lavoro, racchiudono tutta l’attenzione, la cura e la passione necessari a rendere indimenticabile e perfetto uno dei giorni più importanti della vita di chi si affida a questi servizi. Finalmente dal 15 giugno i nostri artigiani e i loro collaboratori potranno tornare a lavorare a pieno ritmo regalandoci emozioni e prodotti preziosi. Ci auguriamo che questo sia solo l’avvio di una strada in discesa e senza più ostacoli per uno dei settori più duramente colpiti dalla crisi pandemica”.